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UTILITA'


ISOLANTI TERMICI E TERMOACUSTICI   


pubblicata da Aldo Celso Smaniotto il giorno 5 gennaio 2014 alle ore 22.19


Questa volta l'argomento che tratterò su questa pagina esula dalle materie scientifiche, che sono la mia grande passione, ma è di attualità, a tutti noi, ogni volta che dobbiamo affrontare la lunga interminabile stagione invernale e dobbiamo ricorrere al riscaldamentodegli ambienti dove viviamo e anche quelli dove lavoriamo. Un aiuto ci viene dall'abbigliamento tipico per quel periodo.
Naturalmente per poter vivere e svolgere le nostre attività dobbiamo riscaldare questi ambienti ma i cui costi sono alti e gravano tra le spese più alte nel bilancio familiare.
Allora per poter avere lo stesso grado di caldo ma risparmiando sui prodotti combustibili dobbiamo ricorrere all' "Isolamento termico e Termoacustico".



L'Isolamento termico  ha la funzione di tenere il caldo dentro cercando di riparare e proteggere dove iserramenti non chiudono bene, nel periodo invernale, mentre d'estate svolge il compito diametralmente l'opposto in quanto cerca di proteggerci dalla calura estiva e da altri motivi.
L'Isolamento termoacustico oltre alla funzione qua sopra descritta, impedisce all'onda sonora prodotta da qualsiasi
qualsiasi fonte arrivi, divenire trattenuta da questi materiali in modo da non arrecare disturbo magari a persone poste dall'altra parte.

TIPI DI ISOLANTI TERMICI E TERMOACUSTICI
Ecco, di seguito, i tipi di isolante in base alla loro origine:

di origine chimica:    (derivano dalla materia prima che è il petrolio)
- polistirolo espanso ed estruso;
- poliuretano espanso ed estruso;
- polistirene espanso ed estruso  
di natura vegetale:    
- sughero naturale o rigenerato
di origine minerale :
- fibra di vetro
- fibra di roccia.




Il porimo tipo, la cui materia prima è il petrolio, può essere Infiammabile, cioè, se esposto al fuoco arde e la fiamma lo fa diventare una piccola massa in volume ma sviluppa fumo denso che è tossico e cangerogeno...   oppure può essere Autoestinguente, cioè che sotto l'azione della fiamma si deforma verso una piccola massa senza sviluppo di fiamma e una volta che questa è  spenta il suo processo di deformazione si arresta.



Data la sua struttura molecolare, questo tipo è isolante solamente Termico. Il suo campo di utilizzo principale è nell'industria della refrigerazione anche se viene usato pure in edilizia. Ma lo scopo per cui era stato inventato e costruito era proprio nei frigoriferi, celle frigorifere, ecc. dove il prodotto è racchiuso fuori dal contatto con l'aria altrimenti non ha un durata nel tempo molto lunga perché dalla produzione, il materiale inizia subito ad invecchiare, un processo lento ma inesorabile che lo porta a divenire friabile che va in polvere sfrinandosi.Per questo motivo l'utilizzo in edilizia non è dei più felici. Tra questi il più indicato anche in edilizia è il polisirene estruso che ha un processo di produzione diverso dal polistirolo e il poliuretano. Il polistirene estruso ha una struttura alveolare (viasta al microscopio) esagonale per cui resiste sia nel tempo a una durata maggiore degli altri, inoltre impedisce di assorbire acqua...


Fa parte della famiglia degli isolanti Termoacustici.
Non è un materiale ignifugo, quindi inataccabile, ma e infiammabile e Autoestinguente.
Il suo utilizzo è in edilizia per l'isolamento termico e acustico e i suoi coefficienti di isolamento non sono trascurabili.
Del terzo tipo fanno parte le fibre di vetro e fibre di roccia (comunemente chiamate lane di vetro e lane di roccia).
Queste sono tutte due considerate isolanti ignifughi, quindi inataccabili dal fuoco.




Le loro materie prime sono:
- per la lana di vetro le sabbie silicee che servono anche produrre veto non solo in forma di bìfibra ma anche in lastre e altre forme.Queste sabbie vengono fuse e per le lastre, colate su un piano, mentre per la lana di vetro
il materiale fuso viene colato dentro un imbuto e poi fuoriesce in fibre attraverso i microfori di un cilindro che ruota velocissimamente; poi il materassino viene fatto passare in mezzo a 2 rulli per una prima pressatura legger poi sotto ad altre coppie fino a quando non si è prodotta la densità e lo spessore richiesti.
- per la lana di roccia la procedura è  simile ma si parte dalla materia prima deiversa che è la roccia basaltica, vulcanica...
Mentre la Lana di vetro ha un campo di utilizzo fino ai 4400, con punte di 450°C e il suo punto di fusione è di 550°C. e acquista la classica colorazione gialla perché per ottenere le densità e gli spessori desiderati, viene trattata con resine termoindurenti spruzzate in fase di pressatura.
La lana di roccia ha un punto di fusione di ca. 1350°C per cui il suo campo di utilizzo è più ampio in quanto viene usato per isolamento di forni, dove la temperatura di utilizzo supera anche quella di fusione della fibra di vetro.

Il suo impiego è richiesto là  dove è prescritto uyn manufatto con certficazione di resistenza al fuoco in classe REI 45, o 90, o 120 ( che starebbero ad indicare che in opera devono resistere al fuoco, per proteggere qualsiasi cosa, pe 45 minuti, 90 minuti o 120 minuti.

Queste lane di vetro e di roccia sono considerati isolanti Ignifughi cioè inataccabili dal fuoco, fondendo solo quando viene raggiunta la loro temperatura di fusione.
Ora la mia esperienza acquisita in tutti gli anni di lavoro, mi porta a esporre questa considerazione.

Moltissima gente,. dalle imprese ai singoli privati, erano restii ad usare l'isolamento nelle proprie case perché consideravano un costo eccessivo e pensavano che basatasse un certo spessore. Devo premettere che nel campo dell'isolamento termico conta moltissimo lo spessore: più grosso è lo spessore più risultato si ottiene. Mi era estremamente difficile convincere questi scetticismi a installare spessori idonei, magari poi spendendo una fortuna per avere il bagno rivestito con piastrelle particolari, i pavimenti non ne parliamo e dove si traeva beneficio allora diventavano tirchi. Allqa fine ponevo questa domanda... vi interessa di più  spendere un capitale solo per avere una piastrella che serve solo per bellezza, un capitale per pavimenti extra oppure spendere nell'isolamento termico acquistando lo spessore che consigliavo, e in capo a 3 stagioni al massimo il costo dell'isolante si è ammortizzato solo sul risparmio di riscaldamento e negli anni successivi ne guadagnerebbe oerché invece di tenere acceso per 8 ore per ipotesi, con l'isolante termico, ne basterebbero solo 4 ore, sempre per ipotesi. Al che quasi sempre riuscivo a convincerli. questi dopo un paio di anni venivano a dirmi che avevo ragione e che sono contenti del risultato. Quasi tutti gli altri tornavano dopo un anno a acquistare ancora la stessa quantità per aumentare lo spessore e dicendomi che si erano pentiti di non avermi ascoltato.

Per qui possiamo dire che nell'isolamento termico conta sopratutto lo spessore e che esso non è mai
troppo .

Nell'isolamento acustico è molto importante, oltre lo spessore, anche la densità .

Diversi anni fa l'OMS (Organizzaaione Mondiale per la Sanità) aveva pubblicato un elenco dei materiali considerati pericolosi, cancerogeni, ecc. nei quali erano state inserite sia la fibra di vetro che quella di roccia. E in Italia questo elenco venne pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Poco dopo la stessa OMS rese nota una modifica da comnunicarsi subito a tutti i governi che da queslla lista venivano depennate le fibre di vetro e di roccia. Inizialmente avevano pensato che le loro fibre (tanto per fare un confronto dello spessore delle fibre che si è ottenuto: la ragnatela di un ragno ha un diametro di circa 20 micron; ebbene lle fibre minerali vengono prodotte normalmente con un diametro medio della fibra di 6 micron circa, addirittura un tipo speciale di lana di vetro è stato raggiunto lo spessore di 3 micron).
L'isolamento acustico con le fibre minerali si ottiene, oltre che con lo spessore, anche con la densità del materiale stesso. Vi spiegto perché: quando l'isolante è  morbido, sotto forma di rotoli, la sua morbidezza consiste che le fbre sono un po' lontane tra di loro e le "camerette" cioè quegli spazi tra una fibra e l'altra dove l'aria è  completamente immobile, sono abbastanza ampie e più camerette e fibre ci sono e più il caldo viene bloccato...

Per l'isolamento acustico, oltre lo spessore,  è molto importante la densità  dell'isolante. Aumentando la densità significa che l'isolante è  più  denso,  quindi naturalmente la distanza tra le fibre è  diminuita di molto. Il rumore prodotto, che è sotto forma di onda sonora  arrivfa all'isolante, riesce inizialm,ente ad intrare ma dato l'intreccio delle fibre talmente vicine che quest'onda incontrando una fibra, cambia di frequenza e si divide in due; ognuna delle due incontra altre fibre cambiando ancora frequenza e dividendosi ancora in due fino a quando dalla parte opposta non esce più nessun segnale.

La fibra di roccia, dato il suo punto di fusione, viene prescritta nei capitolati di costruzione dove, per legge, il manufatto o i manufatti devono rispondere ai requisiti di resistenza al fuoco nelle classi REI 45 oppure 90, oppure 120 ( che stanno ad indicare che il manufatto in caso di incendio deve resistere all'azione dell'incendio per 45 minuti, 90 minuti oppure 120 minuti e con la fibra di roccia interna i relativi rivestimenti resistono a+per la durata imposta dando così tempo ai VVFF di arrivare in tempo per evitare il più possibile il dilagarsi delle fiamme.

Ultima, ma non meno importante, fose la più importante per la nostra sicurezza è la classe di reazione al fuco dei vari isolanti. Esiste una normativa europea, la UNI EN 13501-1 che regolamenta la classificazione di reazione al fuoco dei vari materiali da costruzione. Questa classifica da dalla classe 0 (zero) per i prodotti ignifughi, fino alla classe 3 (tre) per i materiali estremamente infiammabili.

Un'ultima considerazione. Negli ultimi anni a questa parte ho constatato una escalation di intervento di isolamento termico all'esterno con il sistema "a cappotto".  Ebbene, dalla mia esperienza questo sistema non lo vorrei nemmeno se me lo regalassero. Per quale motivo? perché il muro, una volta installato. è sì isolato ma non traspira più il che è importantissimo.  Al posto del cappotto io adotterei ad occhi chiusi il sistema della "facciata ventilata". Non avrei più oe conseguenze delle muffe interne e avrei un ottimo isolamento.

Quindi consiglio chi ha in progetto del cappotto a casasua, consigli di abbandonare subito questo sistema e richiedere il sistema della facciata ventilata...

 
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